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Ercole Farnese - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
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ERCOLE FARNESE - Statua in marmo del III sec. d.C. |
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La statua in marmo risalente al III sec d.C., opera dello scultore greco Glykon, come si legge sulla roccia in basso a destra, è la copia dell’originale in bronzo di Lisippo del IV secolo d.C. e raffigura Ercole, eroe greco, in riposo dopo l'ultima fatica nel giardino delle Esperidi. Il rinvenimento avvenne nel 1546 nel tepidarium delle Terme di Caracalla a Roma, come documentato da alcuni schizzi di Antonio Sangallo, quando Paolo III Farnese avviò nuovi scavi con l'intento di recuperare materiali per arricchire la nascente Collezione, posta all'interno del suo palazzo.
Al momento della scoperta si mostrava priva delle gambe, integrate poi da Guglielmo della Porta, e dell'avambraccio sinistro, ricostruito in gesso. Nel 1787 furono reinserite le gambe originali da Carlo Albacini e fu trasferito a Napoli, nell'allora Museo dei Regi Studi, oggi Museo Archeologico Nazionale. Una statua gemella, chiamata l'Ercole Latino, è conservata nella Reggia di Caserta e una copia in gesso si trova all'interno della stazione Museo della metropolitana di Napoli.
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APPROFONDIMENTI
Amedeo Maiuri (Veroli, 7 gennaio 1886 – Napoli, 7 aprile 1963) archeologo italiano. Dal 1924 fu sovrintendente alle Antichità di Napoli e del Mezzogiorno e direttore del Museo archeologico di Napoli. Dal 1936 ottenne per chiara fama la cattedra d...
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